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Il tuo contributo al Progetto COR
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Il tuo contributo al Progetto COR
È ricoperto (rivestito) da due sottili membrane protettive: una esterna, detta epicardio e una interna, detta endocardio.
È un muscolo striato che ha la stessa struttura dei muscoli dell’organismo e la stessa forza di contrazione.
Il cuore ha una forma conica schiacciata o di un tronco piramidale rovesciato.
Dalla sua base si diramano due grossi vasi:
L’Arteria Polmonare che lo collega ai polmoni
L’Aorta che lo collega al resto del corpo, quindi organi, muscoli, tessuti.
Ognuno di noi può sentire battere il cuore ponendo il palmo della mano sulla cavità toracica. Nella parte inferiore, il cuore poggia sul diaframma che lo separa dai visceri dell’addome.
Il sangue circola in una rete di vasi, con dimensioni varie e adatte alle loro funzioni:
• Le arterie, che vanno dall’aorta, la più grande (2,5 mm di diametro) alle più piccole (<2 mm), conducono il sangue carico di ossigeno dal cuore verso gli altri organi.
• I capillari, del diametro di un capello, assicurano la circolazione sanguigna all’interno di ciascun organo.
• Le vene riportano al cuore il sangue povero di ossigeno.
Esistono due grossi circuiti arteriosi: la grande circolazione o circolazione sistemica e la piccola circolazione o circolazione polmonare.
Questi due circuiti sono collegati in serie in modo che tutto il sangue possa fluire attraverso il circolo polmonare.
Al contrario, gli organi del circuito nel corpo sono collegati in parallelo.
“Il cuore è in agitazione continua” (Ippocrate 460-377 a.C.)
Quest’agitazione è, in realtà, un movimento ritmato dal susseguirsi di due periodi (sistole e diastole), che prende il nome di ciclo cardiaco.
Il cuore è un motore, una pompa automatica che si contrae a riposo dalle 50 alle 80 volte mentre tende a contarsi maggiormente sotto sforzo.
Come tutti gli organi, il cervello riceve l’ossigeno e l’energia necessari per funzionare con l’aiuto dei vasi sanguigni.
Quattro arterie assicurano il corretto apporto di sangue al cervello. Le due arterie carotidi interne (destra e sinistra) originano dalle arterie carotidi comuni poste nella parte anteriore del collo.
Esse penetrano all’interno del cranio attraverso l’osso temporale.
Le due arterie vertebrali, nella parte posteriore del collo, passano dall’osso occipitale e si ricongiungono in una sola arteria, il tronco basilare. Queste quattro arterie sono all’origine delle arterie cerebrali.
È percepibile all’orecchio sotto forma di due toni, intervallati da due fasi di “silenzio”. Il primo tono del cuore, provocato dalla chiusura delle valvole mitrale e tricuspide, determina l’inizio della sistole (dal greco, significa contrazione). Durante questa fase, i ventricoli eiettano, contemporaneamente, il sangue: il ventricolo destro nella circolazione polmonare attraverso l’arteria polmonare, il ventricolo sinistro nella circolazione sistemica attraverso l’aorta e le sue ramificazioni.
La quantità di sangue emessa a ogni contrazione (sistole) determina la gittata sistolica che moltiplicata per il numero di battiti e quindi contrazioni al minuto (circa 70 bpm), definisce la gittata cardiaca (circa 5 litri al minuto).
Il secondo tono del cuore, provocato dalla chiusura delle valvole polmonare e aortica, determina l’inizio della diastole (fase di rilasciamento). Durante questa fase, gli atri eiettano, contemporaneamente, il sangue nei rispettivi ventricoli: l’atrio destro nel ventricolo destro attraverso la valvola tricuspide e l’atrio sinistro nel ventricolo sinistro attraverso la valvola mitrale.
Ogni volta che il cuore si contrae (sistole), il sangue viene messo in circolo.
Le pareti dell’aorta, il principale vaso arterioso sistemico che esce dal cuore, vengono distese con forza dal passaggio del sangue. Fortunatamente, queste pareti non sono rigide ma elastiche e quindi hanno la possibilità di dilatarsi e contrarsi in relazione alla quantità di sangue che le attraversa. Tale meccanismo consente di regolare efficacemente la pressione del sangue.
La pressione massima (sistolica) dipende dall’efficienza della pompa cardiaca (quantità di sangue espulso a ogni contrazione) e dall’elasticità delle pareti delle arterie. In condizioni normali, la pressione massima o sistolica è pari a 120 mmHg. Quando il lume delle arterie si restringe o diminuisce l’elasticità delle pareti, il sangue incontra maggiori difficoltà a scorrere e la pressione massima aumenta oltre i valori normali.
c/c numero 37420
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Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation
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